Di Cinzia Siviero
Settembre 2020
“Rivivere il passato può non essere determinato soltanto dalle modificazioni chimiche del cervello, può essere dovuto anche a molte motivazioni, non ultima anche solo quella di rivivere ciò che evidentemente è ancora lì, vivo, intenso, perché non è passato. E quando un comportamento difficile nella demenza è accompagnato da un’emozione, è difficile comprenderlo se lo guardiamo con i nostri occhi. È la visuale della persona che ci permette di sentire…”
Un nuovo libro dal titolo “Ma lei dove dorme?”, che si rivolge ai familiari di anziani confusi e disorientati, è in questo momento in stampa. Un’emozione per noi! Si tratta di un libro in cui vengono riportati ed ampliati i contenuti di alcuni incontri formativi fatti in questi anni a favore della famiglia.
Negli incontri la condivisione delle esperienze di mariti, figli, sorelle ha contribuito a combattere la sensazione dolorosa di isolamento che i familiari stessi spesso vivono. Sentirsi soli rende tutto molto buio, cupo. Al contrario esprimere le proprie emozioni e condividerle è un processo che già di per sé sostiene, incoraggia, quasi da considerarsi l’inizio di un percorso di guarigione.
L’intento che ci ha spinte a scrivere è stato quello di trasmettere, sotto forma di esempi, dibattiti e riflessioni alcuni concetti base dell’atteggiamento validante. Il sincero augurio è che il lettore possa scovare qua e là piccoli suggerimenti, qualche conferma e forse anche indicazioni nuove per prendere sentieri mai percorsi.
C. Siviero, R. D’Alfonso, Ma lei dove dorme? 24 ore accanto all’anziano affetto da demenza Editrice Dapero, Piacenza 2020