Elisa Canestrari
Elisa Canestrari
Formatrice certificata
Giovanissima, mentre studia Psicologia, vive l’esperienza del Servizio Civile in una casa di riposo; quello è il momento in cui entra in confidenza, ma in punta di piedi, con una realtà che non conosceva e che le aprirà le sue porte. Con spirito curioso e guidata dal sentimento, approfondisce il ramo della Psicogerontologia, dedicandosi in particolare allo studio e alla relazione con l’anziano affetto da demenza. Conosce in quel periodo la realtà del Centro Diurno Margherita di Fano, gestito dalla cooperativa Labirinto di Pesaro, e rimane ad esso collegata. Si laurea in Psicologia Clinica, consegue la qualifica di Educatrice Professionale ed entra a far parte dell’équipe del Centro. Nel 2015 sceglie di studiare ed abbracciare il metodo Validation. Quotidianamente si concentra su “chi” le persone sono, al di là della malattia. Di recente si sta sperimentando in un nuovo servizio della cooperativa (Wellcome), dedicato all’accompagnamento delle famiglie nella delicata scelta dell’assistenza domiciliare.
Applichi il metodo oltre che insegnarlo? Con chi?
Validation non mi ha solo conquistata, oggi fa parte di me ed orienta la mia pratica poiché mi offre una strada percorribile per riuscire a contattare, entrare in relazione, mantenere apertura e comunicazione con le persone con demenza. Il mio è un lavoro di relazione appunto, e mi piace proprio definirlo così!
Tramite l’utilizzo del metodo, nella sua applicazione di gruppo in particolare, ho il privilegio di essere testimone e facilitatrice di profonde condivisioni, scambi significativi tra le persone che compongono il gruppo stesso. Con le tecniche validanti aiuto l’espressione delle emozioni che nel gruppo Validation trovano sempre un luogo confortevole per essere vissute. A volte è quasi magia, altre volte è poesia, tutte le volte è ricchezza.
Essere oggi in questa squadra di formatrici non è tanto un traguardo quanto un altissimo punto di partenza!


Elisa Canestrari
Formatrice certificata
Giovanissima, mentre studia Psicologia, vive l’esperienza del Servizio Civile in una casa di riposo; quello è il momento in cui entra in confidenza, ma in punta di piedi, con una realtà che non conosceva e che le aprirà le sue porte. Con spirito curioso e guidata dal sentimento, approfondisce il ramo della Psicogerontologia, dedicandosi in particolare allo studio e alla relazione con l’anziano affetto da demenza. Conosce in quel periodo la realtà del Centro Diurno Margherita di Fano, gestito dalla cooperativa Labirinto di Pesaro, e rimane ad esso collegata. Si laurea in Psicologia Clinica, consegue la qualifica di Educatrice Professionale ed entra a far parte dell’équipe del Centro. Nel 2015 sceglie di studiare ed abbracciare il metodo Validation. Quotidianamente si concentra su “chi” le persone sono, al di là della malattia. Di recente si sta sperimentando in un nuovo servizio della cooperativa (Wellcome), dedicato all’accompagnamento delle famiglie nella delicata scelta dell’assistenza domiciliare.
Applichi il metodo oltre che insegnarlo? Con chi?
Validation non mi ha solo conquistata, oggi fa parte di me ed orienta la mia pratica poiché mi offre una strada percorribile per riuscire a contattare, entrare in relazione, mantenere apertura e comunicazione con le persone con demenza. Il mio è un lavoro di relazione appunto, e mi piace proprio definirlo così!
Tramite l’utilizzo del metodo, nella sua applicazione di gruppo in particolare, ho il privilegio di essere testimone e facilitatrice di profonde condivisioni, scambi significativi tra le persone che compongono il gruppo stesso. Con le tecniche validanti aiuto l’espressione delle emozioni che nel gruppo Validation trovano sempre un luogo confortevole per essere vissute. A volte è quasi magia, altre volte è poesia, tutte le volte è ricchezza.
Essere oggi in questa squadra di formatrici non è tanto un traguardo quanto un altissimo punto di partenza!