Paola Rabino
Paola Rabino
Formatrice certificata
dopo la laurea in Scienze dell’Educazione intraprende un viaggio nel mondo del sociale che la porta a conoscere e a lavorare con diverse tipologie di persone, dalla disabilità, alla scuola, ai neonati, ai minori a rischio, al settore della multicultura, diventando insieme al suo nucleo famigliare “Famiglia comunità” ospitante ragazzi in affido. In questo viaggio incontra un punto di approdo nelle Strutture per Anziani, dove trova una vera affinità elettiva nella relazione con le persone anziane. L’incontro con il metodo Validation è la risposta definitiva e la conferma della ricerca di una modalità di comunicazione emotiva rispettosa nei confronti dell’anziano confuso e della sua vita. Da dieci anni lavora quindi esclusivamente con gli anziani in varie R.S.A, in particolare presso Casa Aluffi di Castelnuovo Calcea (AT) per la Cooperativa La Strada s.c.s. Dal 2013 inizia la collaborazione con l’associazione Alzheimer Asti con la quale intraprende progetti a sostegno delle famiglie di malati di Alzheimer e progetti di prevenzione sul territorio.
Ci sono ambiti di applicazione anche sul territorio?
Applicare Validation è come diventare bilingue. Quando si avverte che qualsiasi persona di fronte a noi necessita di una comunicazione che ne colga i bisogni, di una accoglienza emotiva che dia valore alla persona stessa, iniziamo a “parlare” Validation. Da quando ho iniziato ad occuparmi del Caffè del Buonumore, l’equipe di lavoro mi ha proposto molte attività da svolgere. Mi sono resa conto che qualsiasi attività (dalla pittura, al ballo o anche al semplice fare merenda assieme) è un contenitore in cui Validation può rappresentare la base comunicativa attraverso la quale costruire una relazione di fiducia. La comunicazione validante è la lingua con cui parlo e che trasferisco come posso anche ai volontari come anche ai familiari. Lavorare in un servizio territoriale è avere la responsabilità di dover dare alle famiglie degli strumenti utili ad affrontare le difficoltà della vita quotidiana. Amo lavorare con le famiglie. Vedere il loro stupore quando raccontano che, attraverso la comunicazione emotiva, sono riusciti ad entrare in contatto profondo con il loro caro affetto da demenza, ad accettare come normali le “stranezze” legate alla malattia e a migliorare la qualità della vita quotidiana anche per sé stessi, mi rende un’operatrice della cura felice.


Paola Rabino
Formatrice certificata
dopo la laurea in Scienze dell’Educazione intraprende un viaggio nel mondo del sociale che la porta a conoscere e a lavorare con diverse tipologie di persone, dalla disabilità, alla scuola, ai neonati, ai minori a rischio, al settore della multicultura, diventando insieme al suo nucleo famigliare “Famiglia comunità” ospitante ragazzi in affido. In questo viaggio incontra un punto di approdo nelle Strutture per Anziani, dove trova una vera affinità elettiva nella relazione con le persone anziane. L’incontro con il metodo Validation è la risposta definitiva e la conferma della ricerca di una modalità di comunicazione emotiva rispettosa nei confronti dell’anziano confuso e della sua vita. Da dieci anni lavora quindi esclusivamente con gli anziani in varie R.S.A, in particolare presso Casa Aluffi di Castelnuovo Calcea (AT) per la Cooperativa La Strada s.c.s. Dal 2013 inizia la collaborazione con l’associazione Alzheimer Asti con la quale intraprende progetti a sostegno delle famiglie di malati di Alzheimer e progetti di prevenzione sul territorio.
Ci sono ambiti di applicazione anche sul territorio?
Applicare Validation è come diventare bilingue. Quando si avverte che qualsiasi persona di fronte a noi necessita di una comunicazione che ne colga i bisogni, di una accoglienza emotiva che dia valore alla persona stessa, iniziamo a “parlare” Validation. Da quando ho iniziato ad occuparmi del Caffè del Buonumore, l’equipe di lavoro mi ha proposto molte attività da svolgere. Mi sono resa conto che qualsiasi attività (dalla pittura, al ballo o anche al semplice fare merenda assieme) è un contenitore in cui Validation può rappresentare la base comunicativa attraverso la quale costruire una relazione di fiducia. La comunicazione validante è la lingua con cui parlo e che trasferisco come posso anche ai volontari come anche ai familiari. Lavorare in un servizio territoriale è avere la responsabilità di dover dare alle famiglie degli strumenti utili ad affrontare le difficoltà della vita quotidiana. Amo lavorare con le famiglie. Vedere il loro stupore quando raccontano che, attraverso la comunicazione emotiva, sono riusciti ad entrare in contatto profondo con il loro caro affetto da demenza, ad accettare come normali le “stranezze” legate alla malattia e a migliorare la qualità della vita quotidiana anche per sé stessi, mi rende un’operatrice della cura felice.