Roberta Sambrotta
Roberta Sambrotta
Formatrice certificata
Subito dopo la laurea in fisioterapia, inizia la carriera professionale all’interno delle RSA, dove con passione e dedizione si occupa del benessere degli anziani. Qualche anno dopo le viene affidato il ruolo di coordinatrice di un Centro Diurno Integrato. Gestendo questo servizio, non si preoccupa solo del benessere degli ospiti, ma incontra quotidianamente familiari e caregivers che vivono le difficoltà legate all’accudimento dei propri cari.
Attraverso l’esperienza ed il contatto quotidiano con persone disorientate, avverte fortemente il bisogno di creare con loro relazioni profonde ed autentiche; ecco quindi che attraverso il metodo Validation scopre strade nuove verso una comunicazione dignitosa e rispettosa fatta di accoglienza, accettazione e ascolto.
Conosce il metodo nel 2014, se ne innamora letteralmente e nel 2015 inizia il suo percorso di approfondimento e studio che la porterà a conseguire il titolo di operatore certificato di primo e di secondo livello fino a diventare nel 2020 formatrice sperimentando sempre più un contatto empatico profondo e una comunicazione emozionale.
Il Metodo di Naomi Feil, dono prezioso per COMPRENDERE CIO’ CHE GLI ANZIANI DISORIENTATI HANNO NEL CUORE E NELLA MENTE, cambierà radicalmente il suo atteggiamento non solo nelle relazioni professionali ma anche in quelle personali. Grazie alla direzione amministrativa e sanitaria della struttura dove attualmente lavora, applica costantemente il metodo sia a livello individuale che di gruppo e partecipa attivamente alla creazione e realizzazione di progetti rivolti al Nucleo Alzheimer. Collabora con l’ Associazione al Confine come conduttrice di Caffè Alzheimer a Milano.
Applichi il metodo oltre che insegnarlo? Con chi?
Lo applico quotidianamente a livello individuale scoprendo sempre più la ricchezza di questo strumento. Attraverso l’empatia e l’utilizzo di tecniche specifiche si crea un ponte con l’altro, lo si raggiunge nella sua realtà che spesso è fatta di ansia, tristezza e paura. Comprendere come l’anziano disorientato si sente ci permette di entrare nella sua dimensione, ascoltare e accogliere i suoi bisogni colmando quel grande senso di solitudine che lo pervade; dare valore ai suoi sentimenti restituisce dignità e genera fiducia. La relazione acquista potenza e nel tempo produce benessere e serenità. L’esperienza quotidiana dell’efficacia di questa comunicazione sarà per me un forte stimolo per non smettere mai di studiare e di crescere sia individualmente sia con lo staff di AGAPE AVO.


Roberta Sambrotta
Formatrice certificata
Subito dopo la laurea in fisioterapia, inizia la carriera professionale all’interno delle RSA, dove con passione e dedizione si occupa del benessere degli anziani. Qualche anno dopo le viene affidato il ruolo di coordinatrice di un Centro Diurno Integrato. Gestendo questo servizio, non si preoccupa solo del benessere degli ospiti, ma incontra quotidianamente familiari e caregivers che vivono le difficoltà legate all’accudimento dei propri cari.
Attraverso l’esperienza ed il contatto quotidiano con persone disorientate, avverte fortemente il bisogno di creare con loro relazioni profonde ed autentiche; ecco quindi che attraverso il metodo Validation scopre strade nuove verso una comunicazione dignitosa e rispettosa fatta di accoglienza, accettazione e ascolto.
Conosce il metodo nel 2014, se ne innamora letteralmente e nel 2015 inizia il suo percorso di approfondimento e studio che la porterà a conseguire il titolo di operatore certificato di primo e di secondo livello fino a diventare nel 2020 formatrice sperimentando sempre più un contatto empatico profondo e una comunicazione emozionale.
Il Metodo di Naomi Feil, dono prezioso per COMPRENDERE CIO’ CHE GLI ANZIANI DISORIENTATI HANNO NEL CUORE E NELLA MENTE, cambierà radicalmente il suo atteggiamento non solo nelle relazioni professionali ma anche in quelle personali. Grazie alla direzione amministrativa e sanitaria della struttura dove attualmente lavora, applica costantemente il metodo sia a livello individuale che di gruppo e partecipa attivamente alla creazione e realizzazione di progetti rivolti al Nucleo Alzheimer. Collabora con l’ Associazione al Confine come conduttrice di Caffè Alzheimer a Milano.
Applichi il metodo oltre che insegnarlo? Con chi?
Lo applico quotidianamente a livello individuale scoprendo sempre più la ricchezza di questo strumento. Attraverso l’empatia e l’utilizzo di tecniche specifiche si crea un ponte con l’altro, lo si raggiunge nella sua realtà che spesso è fatta di ansia, tristezza e paura. Comprendere come l’anziano disorientato si sente ci permette di entrare nella sua dimensione, ascoltare e accogliere i suoi bisogni colmando quel grande senso di solitudine che lo pervade; dare valore ai suoi sentimenti restituisce dignità e genera fiducia. La relazione acquista potenza e nel tempo produce benessere e serenità. L’esperienza quotidiana dell’efficacia di questa comunicazione sarà per me un forte stimolo per non smettere mai di studiare e di crescere sia individualmente sia con lo staff di AGAPE AVO.